Ingredienti per 5 persone

1,5kg di cozze
Una costa di sedano
1/2 peperone dolce fresco
1/2 cipolla
Uno spicchio d'aglio
Un bicchiere di prosecco
Una foglia di alloro
Extravergine d'oliva
Prezzemolo q.b.
Zafferano in pistilli q.b.
500g di orecchiette secche
L'Abruzzo è una delle poche regioni dove si può sciare e guardare il mare (sulla Maiella per la precisione). Il mare-monti nel piatto è un grande classico e qui si sublima con lo zafferano, le cozze e i carciofi.

Procedimento

1.Togliete la 'barba' alle cozze aiutandovi con un coltellino per scorticarle e mettetele a scolare
2.Fate un taglio grossolano delle verdure, schiacciate l'aglio tenendolo in camicia. Aggiungete la foglia di alloro e mettete tutto a rosolare nell'extravergine
3.Quanto tutto è imbiondito aggiungete i pomodorini tagliati a metà e lasciate cuocere per qualche minuto
4.Aggiungete le cozze, alzate la fiamma e fate cuocere quattro cinque minuti a fuoco forte coprendo la casseruola
5.Passato il tempo scoprite e sfiammate con il prosecco, fate evaporare per tre/quattro minuti
6.Togliete le cozze e fate continuare a cuocere la salsa per una decina di minuti
7.Nel frattempo mondate i carciofi (meglio carciofini) e trifolateli in aglio e extravergine a fuoco forte spaccandoli a quattro
8.Quando cominciano a prendere colore, spruzzate con il restante prosecco, fate evaporare e spegnete
9.Ora sgusciate le cozze e mettetele nel loro sugo che dovrete filtrare
10.Unite anche i carciofi e mettete sul fuoco a fuoco basso
11.Unite lo zafferano e lasciate insaporire per qualche minuto (il composto dovrà essere molto liquido)
12.Mettete a lessare le orecchiette e quando sono a metà cottura finitele di cuocere nell'acqua di cozze
13.La pasta sarà pronta quando l'amido l'avrà resa ben legata
14.Servite finendo con pistilli di zafferano, qualche fiore dello stesso se lo avete, e un'idea di prezzemolo

L’Abruzzo è una delle poche regioni dove si può sciare e guardare il mare (sulla Maiella per la precisione). Il mare-monti nel piatto è un grande classico e qui si sublima con lo zafferano, le cozze e i carciofi.

Questo zafferano ha poi un’altra caratteristica particolare. Generalmente si coltiva intorno ai 900 metri ma questo viene da Pizzoferrato, in provincia di Chieti. Siamo circa a 1300mt sul livello del mare ed è il frutto di una interessante iniziativa promossa dalla cooperativa di comunità locale Ajavdé (in dialetto “devo vedere”) che, in collaborazione con il Parco Nazionale della Majella, l’Università D’Annunzio Chieti-Pescara, la Regione e la Paz (l’associazione produttori zafferano), nel 2019 ha avviato questo percorso che piano piano sta prendendo piede.

Sulle patate rosse di Pizzoferrato, altro prodotto di punta della cooperativa, ho già scritto e ricettato, ma posso assicurarvi che questo zafferano non ha nulla da invidiare ai tanti più blasonati. Anzi a mio avviso il clima secco e rigido è ancora migliore per l’essiccazione e la conservazione. Se non ci credete salite a Pizzoferrato e verificate di persona.

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